'Scienza, Cittadini, Politica' queste le parole chiave del Festival della scienza

Fasano – È stato il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria ad aprire ieri (13 ottobre) al Teatro Sociale, il Festival della Scienza Fasano 2018, dall'interessante tema “Scienza, Cittadini, Politica”.

«È un percorso che ci vedrà impegnati per tre anni nella promozione della cultura e del territorio con un approccio diverso». Ha dichiarato Zaccaria, che dopo aver ringraziato i vari partner del Festival, ha rivolto un particolare ringraziamento alla senatrice Elena Cattaneo «che ci ha contagiato con la sua grande lucidità e con il suo metodo che deve tornare a essere il nostro metodo, il metodo di lavoro della politica e dei cittadini».

Il primo cittadino ha poi ricordato in rapida rassegna alcuni dei casi più clamorosi in cui scienza e diritto hanno dato vita a un vero e proprio corto circuito che ha compromesso la credibilità di entrambi: CASO DI BELLA era 1997 e per la prima volta ho avvertito quasi come un fastidio la potente invasione di campo della magistratura nei confronti della scienza; CASO STAMINA, un truffatore poi arrestato si è preso gioco, grazie agli errori di alcuni giudici, del mondo scientifico; CASO XYLELLA FASTIDIOSA, i giudici hanno utilizzato strumenti cautelati utilizzati per fini politici per curarsi "della tradizione agroalimentare e della identità territoriale del Salento"; ANTIVACCINISMO E ISTERISMO OGM sui quali molto si dirà durante questa settimana.

«Gli obiettivi del Festival – ha spiegato Zaccaria – sono quelli di guidare, stimolare un dibattito sano fra scienza e politica, che ponga un argine di competenze e di comprensione alle troppe false leggende che, soprattutto sui social network, stanno ricreando un clima medioevale. Un clima nel quale a molti viene fatto credere di potersi improvvisare "scienziati fai-da-te". Dimostrare che la scienza non è un'opinione, ma che può essere comunque capita, usata e soprattutto amata per i progressi che ci regala e il benessere che mette alla portata di tutti e che tocca poi alla politica diffondere».

Infine il primo cittadino ha ricordato che «la Città di Fasano è tra le pochissime città in Italia ad affrontare tematiche così rilevanti e solo apparentemente "difficili": scienza e politica hanno spesso dato l'impressione di vivere in stanze separate all'interno di un unico Palazzo: lo sforzo, in questa settimana, sarà far capire che la realtà è diversa ed è fatta di dialogo per il benessere della collettività e del territorio in cui vive».

Nel portare i saluti della Asl di Brindisi, partner del Festival, il direttore generale Giuseppe Pasqualone ha affermato che la Città di Fasano è la più sensibile della provincia alle tematiche che riguardano la cultura, la scienza, la ricerca e quelli che sono i percorsi che le istituzioni pubbliche stanno seguendo nella provincia di Brindisi. Ha ricordato come la ricerca e la scienza sono il motore dell'economia e infine ha invitato i numerosi studenti a partecipare “numerosi” a questo festival, e non stare in sala solo a riscaldare la poltrona; li ha invitati a riflettere e a sollecitare la propria curiosità: «senza curiosità non si fa nulla nella vita» ha concluso Pasqualone.

È toccato poi a Fabiano Amati introdurre la prima relatrice della serata, la Senatrice Elena Cattaneo.

«Con questo festival si è gettato un seme che speriamo dia frutti che lancino questa città e questo festival tra gli appuntamenti di maggiore successo almeno sul territorio nazionale. Questo festival – ha proseguito Amati – osa mettere assieme la scienza con la decisione politica: il problema è un'accordatura molto complessa e difficile».

Ha poi introdotto il primo evento con la senatrice Cattaneo, ricordando che l'idea di questo festival nacque circa un anno fa quando, insieme al senatore Nicola Latorre invitarono proprio la senatrice a presentare il suo ultimo libro. La senatrice disse, quando andò via, di non promettere nulla, ma che ci avrebbe pensato. Passarono pochi giorni ed Elena Cattaneo ci aveva già pensato indirizzandoli verso quello che si sarebbe potuto fare.

«Questi maestri che noi abbiamo chiamato a parlare – ha poi affermato Amati – sono maestri che sopravvalutano i loro dubbi nella stessa misura in cui chi non sa nulla sopravvaluta le sue certezze. Abbiamo chiamato questi maestri per rimettere in ordine la valutazione sui dubbi e sulle certezze. Comunque ci indicheranno un cammino, perché attraverso il sapere i pensieri civili vengono sempre a trovarci».

 È poi toccato alla senatrice Cattaneo tenere la sua lezione introduttiva del festival.

«Un festival a Fasano con quel titolo, “Scienza, Cittadini e Politica” mi fa pensare che questa settimana sarà straordinaria – ha esordito la Senatrice a Vita –. Questo festival ha un coraggio straordinario nel trattare su questo palco i temi che dilaniano il paese. Ecco perché scherzando tra i colleghi ai quali ho mandato la locandina di questo bellissimo evento sottoscrivevo “Fasano capitale”».

Alla fine della sua lezione sei studenti hanno posto alcune domande alla relatrice, che li ha voluti ricompensare con un sua libro.

Subito dopo, Renato Moro, caporedattore del Quotidiano di Lecce ha avviato un interessante dibattito su “Il fastidioso caso Xylella” con gli illustri relatori Roberto Bassi, professore ordinario del Dipartimento Biotecnilogia dell'Università di Verona, Donato Boscia, dirigente di ricerca presso l'Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante e Giovanni Martelli, docente alla Facoltà di Agraria dell'Università di Bari.

Ecco il programa degli eventi previsti per oggi, domenica 14 ottobre, presso la Sala di rappresentanza del Comune di Fasano:

- ore 10.30 Teodoro Miano - Angelo Moretto - Donatello Sandroni, "La verità, vi prego, sul Glifosate". Introduce e coordina Mauro De Nigris.

- ore 18.00 Gianfranco Bangone - Michele Laforgia, "Novi Ligure, Perugia, Avetrana, Brembate: La firma dell'omicida, il DNA entra in Tribunale". Introduce e coordina Giuliano Foschini.

- ore 19.30 Paolo Legrenzi - Armando Massarenti, "Come decidiamo, in scienza e coscienza?" Introduce e coordina Pino Donghi.